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Un problema, scarsamente “sentito” dalla storiografia antica su Giulio Cesare, quello della “fisionomia ideologica” del suo potere dittatoriale, ha invece suscitato un intenso e nutrito dibattito nella dottrina romanistica fin dal XIX secolo. L’interesse moderno per la figura del dittatore ha un significativo precedente in alcuni umanisti italiani del Trecento e Quattrocento, tra cui Francesco Petrarca, che nel De viris illustribus dimostra intenti d’indagine comparativa delle fonti biografiche e delle stessa letteratura cesariana, che costituiscono gli incunabula della critica storica in senso moderno.

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